Fine vita dei pannelli fotovoltaici incentivati, eliminati i limiti temporali per aderire ai sistemi collettivi
Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della legge di conversione del decreto-legge 84/2024 (cosiddetto Terre Rare) e la sua entrata in vigore il 14 agosto scorso, sono state introdotte importanti novità sulla gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici incentivati.
L’articolo 9-bis, inserito nel corso dell’esame in Aula alla Camera in prima lettura, elimina di fatto ogni limite temporale per i soggetti responsabili che vorranno aderire a un sistema collettivo riconosciuto dal ministero dell’Ambiente per lo smaltimento dei propri pannelli fotovoltaici giunti a fine vita, in alternativa al regime di trattenuta operato dal Gestore dei servizi energetici (GSE): fino al 31 dicembre 2024, i soggetti responsabili che vorranno esercitare questa opzione, potranno comunicare in ogni momento l’adesione a un consorzio; mentre a partire dal 1° gennaio 2025, il GSE sarà tenuto a prevedere, nell’ambito delle istruzioni operative sulla gestione dei pannelli fotovoltaici, due finestre temporali annuali di durata pari a 60 giorni, entro le quali i soggetti responsabili degli impianti potranno comunicare al Gestore stesso la scelta di partecipare a un sistema collettivo. Le procedure di invio della documentazione di adesione ai sistemi collettivi saranno indicate nelle stesse istruzioni operative.
L’articolo specifica che per la vigilanza e il controllo sulle attività dei sistemi collettivi che gestiscono rifiuti di pannelli fotovoltaici, i ministeri competenti (ministero dell’Ambiente-MASE e ministero delle Imprese-MIMIT) possono avvalersi del GSE.
È possibile consultare il testo completo del decreto legge al seguente link: decreto legge 84/2024.