Fine vita dei pannelli fotovoltaici, in arrivo una bomba ecologica: servono regole certe per la gestione
Fine vita dei pannelli fotovoltaici, in arrivo una bomba ecologica: servono regole certe per la gestione
Le installazioni di fotovoltaico in Italia stanno procedendo a ritmo spedito: il Rapporto statistico sul Solare fotovoltaico 2019 del GSE, pubblicato a giugno 2020, fa sapere che al 31 dicembre 2019 risultano installati nel Paese ben 880.090 impianti. In generale negli ultimi 12 anni è stata registrata una rapida crescita – sia in termini di numero che di potenza – delle installazioni fotovoltaiche, grazie anche all’erogazione di incentivi quali il Conto Energia e il Superbonus 110%. Quanto alla quantità di energia prodotta, ammonta a 750 Megawatt quella proveniente dagli impianti fotovoltaici installati nel 2019 in Italia, che consente di raggiungere una potenza totale di 20.865 MW di energia solare nel nostro Paese.
“Nella forbice temporale compresa tra il 2029 e il 2032, il grosso degli impianti fotovoltaici al momento attivi cesserà la propria attività”, spiega Eco-PV in una nota. “Pertanto arriveranno a fine vita circa 83 milioni di moduli fotovoltaici, equivalenti a quasi due milioni di tonnellate di RAEE speciali e pericolosi. Si tratta di una enorme mole di pannelli” e “il volume di moduli fotovoltaici da gestire già nel biennio 2020-2021”, prosegue Eco-PV, “è compreso tra le 500.000 e le 600.000 unità per anno”. Una vera e propria bomba ecologica che rende estremamente importante una “adeguata attività di recupero delle risorse che derivano dalla corretta gestione del fine vita dei moduli”.
Sul tema del fine vita dei pannelli fotovoltaici, il nostro ordinamento si è di recente arricchito di un importante strumento: il decreto legislativo 118 del 3 settembre 2020, che per diventare operativo attende ora la redazione delle Linee guida del Gestore dei servizi energetici (GSE). Da ora in poi, secondo il decreto, il finanziamento della gestione dei rifiuti da pannelli fotovoltaici è a carico dei produttori indipendentemente dalla data di immissione sul mercato e dall’origine domestica o professionale, nel solco del principio che lo stesso testo introduce nell’ordinamento nazionale, ovvero quello della responsabilità estesa del produttore. Con la redazione da parte del GSE delle linee guida per la gestione del regime di trust e di trattenuta della garanzia, attese ormai da qualche mese, sarà possibile recepire correttamente la nuova disciplina e verrà consentita l’immediata attivazione del sistema finanziario e quindi la piena operatività del nuovo modello di gestione sostenibile del fine vita dei moduli fotovoltaici.